BARI 1943 LA SECONDA PEARL HARBOUR

19,00 

Per molti anni l’attacco aereo tedesco al porto di Bari del 2 dicembre 1943, che portò alla perdita di ben 17 mercantili e a gravi danni alle strutture portuali, è rimasto poco conosciuto. Il motivo era molto semplice. Nell’attacco venne colpita una unità carica di bombe all’ipirite uno dei più gravi episodi nel settore delle armi chimiche durante la II Guerra Mondiale. Fin dall’inizio venne fatto di tutto per nascondere questo elemento, approfittando anche della grande confusione che si era creata.Possiamo dire che gli Junkers Ju.88 della Luftwaffe colsero completamente di sorpresa l’obiettivo, ancora privo di una adeguata difesa, utilizzando anche inganni elettronici e munizionamento particolare, come la motobomba FFF di costruzione italiana. Ma ancora l’Aeronautica tedesca era in grado di sferrare azioni di una certa consistenza, approfittando del fatto che il porto era affollato di unità navali, con il necessario anche per le nuove basi per i bombardieri strategici statunitensi in Puglia. Oggi sappiamo cosa accadde realmente, incluso le conseguenze dell’ipirite ed in internet vi è anche un programma televisivo che racconta quanto accadde, con Bari salvata da conseguenze ancora peggiori dal fatto che il vento trasportò i gas principalmente verso il mare e non verso il centro abitato. Peccato che le cartine in allegato non siano di buona qualità.

Pag. 98 cm.17×25

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