Informazioni aggiuntive
Autore | Paolo N. Sinha |
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29,90 €
Si tratta di un interessante volume dedicato alle armi lunghe individuali dell’ultimo conflitto mondiale: fucili a ripetizione manuale, fucili semi-automatici e fucili d’assalto. In quel periodo vi fu un importante salto qualitativo,oltre che quantitativo, perché all’inizio del conflitto quasi tutti gli eserciti avevano solo fucili a ripetizione e solo URSS e Stati Uniti disponevano di lotti consistenti di armi semi-automatiche. Durante il conflitto, come nella I Guerra Mondiale, qualcuno ebbe perfino problemi per ripianare le perdite subite. Alcuni reparti sovietici andavano in linea a Stalingrado per metà disarmati e con l’ordine di recuperare le armi dei caduti! E nel 1944 i tedeschi non avevano fucili per le nuove unità, dovendo utilizzare di tutto.
Anche utilizzando immagini a colori dei dettagli (peccato che il volume non sia di un formato più grande), passa in rassegno tutte le armi di questa categoria, andando a citare i ”91 I” realizzati per la Marina Imperiale giapponese, fino alle repliche realizzate da diversi paesi, non sempre con le caratteristiche dell’originale, incluso quelle meno conosciute, come quelle realizzate in Cina o per la Cina.
Vengono spiegate le caratteristiche principali e un intero capitolo è dedicato alle armi di precisioni e alle relative ottiche, per la verità non molteche furono utilizzate e che spesso non giunsero in numero adeguato alle richieste. In definitiva un volune sintetico ma ben fatto, che consente di avere un quadro completo su questo comparto che fa seguito a quello sulle analoghe armi della I Guerra Mondiale.
Pagg. 324 cm. 16×22
Autore | Paolo N. Sinha |
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